La generalizzazione dei nuovi modelli
Come è noto, con decreto ministeriale n. 742/2017 sono stati adottati i modelli nazionali di certificazione delle competenze delle alunne e degli alunni del primo ciclo di istruzione, ispirati ad una preminente funzione formativa e di orientamento.
Il decreto descrive le finalità e le modalità della certificazione e in allegato presenta i due distinti modelli di certificazione da utilizzare al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado.
La proposta si ispira direttamente alle caratteristiche dei modelli sperimentati nel triennio 2014-2017 in un numero crescente di istituzioni scolastiche (circa 2.700 nell’anno scolastico 2016/17), che hanno contribuito alla loro messa a punto definitiva. Gli esiti di questo lavoro sono puntualmente descritti in tre rapporti nazionali di monitoraggio, disponibili sul sito istituzionale del MIUR e trasmessi agli Uffici Scolastici Regionali.
Le Linee guida
Al fine di orientare le scuole nelle procedure di adozione dei nuovi strumenti certificativi, il Comitato Scientifico Nazionale per le misure di accompagnamento alle Indicazioni/2012 per il primo ciclo ha elaborato e perfezionato in questi anni apposite “Linee Guida” che, di seguito, si allegano.
Il documento fornisce il quadro culturale in cui inserire il tema della certificazione, illustra le connessioni tra il momento della certificazione e le azioni progettuali, didattiche e valutative ad esso connesse, presenta gli aspetti salienti degli strumenti da adottare.
La certificazione delle competenze non rappresenta solamente uno strumento amministrativo che consente di ampliare l’informazione per i genitori, ma si configura soprattutto come documento che arricchisce e integra il profilo valutativo degli alunni, prendendo in considerazione aspetti legati allo sviluppo progressivo di competenze “chiave”, per valorizzarne l’iniziativa, l’autonomia, la responsabilità.
La compilazione dei modelli è, infatti, il momento conclusivo di un processo educativo e formativo che stimola la ricerca di nuovi approcci didattici, coerente con un continuo ripensamento dell’intero curricolo, come auspicato dalle stesse Indicazioni Nazionali per il curricolo. Non esistono soluzioni precostituite, come ricordano le “Linee Guida”, ma si richiede un non formale lavoro di ricerca, di formazione, di riflessione, affidato alla professionalità dei docenti. In quest’ottica, e tenuto conto delle novità introdotte nella valutazione degli apprendimenti per le scuole del primo ciclo, già oggetto di nota informativa prot. 1865 del 10 ottobre 2017, le Linee guida sono state aggiornate ed integrate, per promuovere una più condivisa cultura della valutazione.